Mai dire Mai a un Martini dry

Gli scrittori amano bere. I barman adorano leggere. E’ l’idea di questa antologia, fatta da scrittori forse ubriachi e da barman come sempre sobri: miscela in un nuovo cocktail più di trenta racconti di scrittura alcolica. La sfida: restituire attorno a James Bond la forma breve del racconto nella sua dimensione più classica, tradizionale, avvincente. Narrando storie emozionanti, avventurose, mozzafiato. Il risultato è questa raccolta irripetibile, appassionante e godibilissima, per la quale ha lavorato di fantasia un dream team fatto dall’inventore del Bellini Arrigo Cipriani, dal nipote di Hemingway, dallo scrittore italiano più letto nel mondo Valerio Massimo Manfredi, dall’elegante politologo Edmondo Berselli, dallo scrittore di noir Marco Vichi, dal raffinato Ugo Cornia. E poi da scrittori del calibro di Guido Conti, Giuseppe Pederiali, Roberto Bianchin, Leo Turrini, Mario Spezi, Mauro Tedeschini, Daniele Soragni. Assieme a un poeta come Alberto Bertoni e a un editor di best-seller come Beppe Cottafavi. E altri ancora, giovanissimi e meno giovani: Marilù Manzini, Gigliola Foglia, Daniela Nava, Sandro Bellei, Barbara Ronchi della Rocca, Giancarlo Benatti, Roberto Barbolini, Roberto G. Rolando, Mauro Tedeschini, Stefano Aurighi, Sergio Calzone, Corrado Beldì, Stefano Nincevich, Edward Coffrini dell’Orto, Daniele Bondi, Roberto Franchini. Non poteva mancare Andrea G. Pinketts. Come non poteva mancare la guida di trenta alberghi italiani, visitati da James Bond. Forse i migliori. Per bere. Per leggere.

Data di pubblicazione: 2005
Casa editrice: Aliberti